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Intervista a Spuntini di notte

Più che un’intervista è un’ora intensa di parole a raffica, sguardi intelligenti, vita, emozioni, confidenze, risate. Mi sembra di incontrare una vecchia amica dopo anni di isolamento, devo più volte dirle che siamo qua per parlar di lei e non di me. Perché Ambra è curiosa e anche lei ha domande per me: è poco protagonista e profondamente e sinceramente interessata alle persone, alle donne che ha davanti, alle storie e alle decisioni personali. Lei è una che di scelte e decisioni vive quotidianamente, con determinazione ed entusiasmo. Laureatasi in medicina e chirurgia a 24 anni, si è sempre mantenuta dando ripetizioni e facendo l’animatrice a feste per bambini. A 31 anni aveva già una figlia di un anno e aveva finito la specialità. Passavo il tempo in ospedale fin dal primo anno di medicina – mi dice – quando non avevo neanche le basi di biochimica! Però osservavo, imparavo e facevo domande.

Quando hai capito che diventare ginecologa sarebbe stata la tua strada? Non l’ho capito, l’ho sempre saputo. Dare la vita, voler diventare mamma, e aiutare altre donne a dare la vita è da sempre stato un mio desiderio. Poi il mondo del corpo umano, dell’anatomia, della medicina è estremamente complesso e quindi interessante da morire. Negli anni di studio mi sono appassionata anche ad altre discipline come la neurologia per esempio, ma l’universo femminile – quindi non solo l’ostetricia – mi ha sempre affascinata ed è stato facile continuare per la mia strada. Volevo far nascere i bambini, e ad oggi mi sento grata e fortunata a poter fare un lavoro che mi appassiona e mi lascia con grandi soddisfazioni nel cuore.

Ambra è di una genuinità rara. E’ stata la prima a conoscere il nostro segreto, a maggio, quando il mondo si era fermato e tra le mie membra stava iniziando un nuovo percorso di vita. L’ho scelta leggendo recensioni dolcissime su di lei, che mi parlavano di una dottoressa umana, empatica, professionale e discreta. Quando ho visto che il suo Studio Medico G è a due passi da casa mia, in Corso Italia, l’ho preso come un segno. Allora la vidi solo con la mascherina, ma dietro quel tessuto rosa chiaro, nel tono della voce, nel calore delle sue parole, nella vicinanza che mi trasmise in una situazione di assoluta incertezza come è l’inizio di una gravidanza inaspettata ci siamo sentiti presi per mano. Persino il Micio ha commentato il suo approccio, la sua apertura e la sua professionalità, lui che un minuto dopo la visita era già in call con gli auricolari e in genere non fa mai commenti sulle persone. Eppure era colpito.

Da quel momento abbiamo cominciato ad incrociarci per strada, come quando la vita ci dà dei segnali e ci spinge a coglierli e ad avere fiducia. La volta dopo ci davamo del tu, ieri abbiamo scoperto di avere amici e storie di vita in comune, pur non essendoci mai viste prima di maggio 2020. In un attimo ci siamo ritrovate al tavolino di un bar ad ascoltarci e a sorriderci come due vecchie amiche. Ho capito che avrei passato un’ora di gioia grazie al modo in cui ha ordinato un cannolo siciliano e un ‘marocchino deca con una valanga di cacao‘: quanto è meravigliosamente ricca la vita quando ne sai apprezzare le piccole cose? Sarebbe così diverso il mondo se tutti ne fossimo coscienti, invece ancora oggi sono rare le persone come lei, che mettono di buon umore con uno sguardo e fanno sorridere i camerieri. Sentendola parlare ne percepisci l’acuta intelligenza, la capacità relazionale, la sottile discrezione con cui abbassa istintivamente il tono di voce quando ti sta facendo una confidenza: dandole fiducia hai la sensazione che tutto sia possibile e che l’universo pulsi e respiri grazie alle energie che lo abitano.

Ambra, il Coronavirus ha cambiato la vita di molte persone. Direi che ha cambiato anche la tua, si può dire? Nel lockdown sei stata creativa e piena di risorse, e non potendo vedere le tue pazienti in studio hai pensato di mettere a disposizione le tue conoscenze per un pubblico più vasto, creando contenuti online, instagram stories, consulenze, dirette, e pillole di cultura a disposizione di tutti. Come hai avuto l’ispirazione? E come sta cambiando la tua vita?

L’ispirazione è nata dalla necessità: quando ho lasciato l’ospedale, poco più di un anno fa (dopo aver lavorato in Mangiagalli, al Sacco e al San Paolo, ndr) ho aperto il mio studio in Corso Italia. Il vero salto è stato lì: fino ad allora oltre al lavoro in ospedale affittavo 9 metri quadri di studio 2 pomeriggi a settimana. Poi ho deciso di cercare un posto più grande, di attorniarmi di professionisti capaci con cui proporre uno spazio dedicato alla salute della persona e al benessere dell’individuo a 360 gradi. A un anno dall’apertura, quando le pazienti cominciavano a diventare numerose e avevo assunto una segretaria, il Covid-19 costringe tutti a fermarsi. Ho dovuto ripensare la mia attività, ho capito che dovevo cambiare per riadattarmi alle nuove necessità, e così ho sviluppato la mia pagina instagram, ho attivato il corso preparto online (premiato anche dal Corriere della Sera CorriereDellaSera_corso preparto), ho continuato a stare vicina alle mie pazienti e alle donne che vogliono seguirmi promuovendo cultura in modo gratuito e dando consulenze online.

Ammettendo che la situazione torni alla normalità a Settembre, cosa terrai di queste nuove attività? Terrò tutto. E’ stato arricchente e ora fa parte a tutti gli effetti del mio lavoro. Certo è faticoso e impegnativo, sicuramente devo capire come gestire al meglio la mia vita famigliare e la mia presenza online. Ricevo enormi quantità di messaggi e non sempre riesco a stare dietro a tutto. Ma se c’è una cosa che ho sempre fatto è stata formarmi. Studio costantemente, e sono certa che troverò il modo migliore per essere un punto di riferimento per le mie pazienti con tutti i mezzi oggi a disposizione.

“La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando necessario” diceva Albert Einstein. Oggi ho conosciuto una donna intelligente, competente, modesta, simpatica. E decisamente inspiring.

E, come se ci fosse bisogno di rendere quest’intervista ancora più speciale, Ambra chiude il nostro incontro ringraziandomi dall’altro lato del marciapiede per ‘queste belle ore che le ho regalato’. Chi, oggi, ti ringrazia per il tuo tempo? Mi lascia con ancora più dolcezza nel cuore. Io penso a tutti i consigli e all’umanità che mi ha già regalato lei, nelle poche volte in cui ci siamo viste, e penso di aver trovato la mia àncora a Milano. Questo Medico-Mamma-Ginecologa è un inno alla vita.

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